D’improvviso nella notte, in fondo in fondo a me, intravedo una luce, che lentamente acquista forza ed intensità, diventa sempre più nitida ed io intuisco che mi devo aggrappare a lei per risorgere e così ho fatto. Mi sono sentita pronta ad una mia rinascita leggerissima e piena di speranza, da lì ho capito che ogni buio più buio, ha sempre uno spiraglio di luce e tutti noi ci possiamo aggrappare, tutti noi possiamo risalire da lì.
La risalita, Santina Portelli
Dal 15 al 28 giugno il foyer del Teatro della Cooperativa di via Hermada ospiterà la mostra personale della pittrice Santina Portelli, artista tetraplegica spastica residente nel quartiere Niguarda. L’esposizione raccoglie i lavori che appartengono all’ultima fase artistica, quella degli ultimi sette anni della sua produzione. Le opere esposte mostrano la sua predilezione per il mare – trasposto sulla tela nelle sue variazioni statiche e cromatiche – e per i grandi spazi. Una pittura fatta di pennellate intense ma lievi, trasparenti, e sempre in “movimento” che si esprime nella dialettica dello scontro, dell’urlo, del grido, della rabbia e della provocazione: dipingere è per Santina Portelli lo strumento per comunicare, cercando di far fermare lo sguardo su di sé, di porre delle domande, attraverso una pittura simbolica, con colori stridenti, scuri e tele appositamente non curate, fatte di getto. Per Santina Portelli dipingere è agire, in un’armonia con sé stessi, dove non si ha più paura della figura umana, presente nei nuovi dipinti e nelle ceramiche.